Il comune di Barrali, situato a 140 metri s.l.m. e abitato da circa 1120 abitanti, ha una superficie di poco più 11 km². È collocato al confine fra tre importanti zone geografiche della Sardegna meridionale: il Parteolla, la Trexenta e il Campidano. Il nome “Barrali” deriva molto probabilmente dall’ebraico “barc” (fiume). Popolato già in epoca nuragica, il territorio di Barrali ha una storia antica: si pensa che in epoca romana l’imperatore Vespasiano avesse mandato a morire in quel luogo paludoso alcuni ebrei, i quali però riuscirono a sopravvivere e a prosperare. L’economia di Barrali, strutturata sul modello della microimpresa, è incentrata sul settore dell’agroalimentare e più specificamente sulla viticoltura e sull’ortofrutta. La prima domenica di luglio e il 13 dicembre si celebra a Barrali la festa di Santa Lucia; il secondo sabato di luglio è dedicato alla rinomata sagra del pane; infine la prima domenica di settembre ricorre la celebrazione di San Gemiliano. (Fedrico Aru)