Ogni viaggio è un susseguirsi di incontri con volti nuovi, usanze differenti, parole e discorsi dal sapore sconosciuto.
Ed ogni incontro con una persona è un viaggio, uno scoprire nuove terre, spazi impensati, è accorgersi di frontiere e di emozioni inimmaginate. Ma in Africa tutto cambia di forma, aumenta, trova dimensioni allargate.
Chi viaggia in Africa vede comporsi davanti ai suoi occhi uno straordinario mosaico della realtà, una visione diversa delle cose e una impressionante sensazione di estraneità.
ParteollaClick vi racconta, attraverso il reportage fotografico del recente Settembre 2015, l’esperienza in terra Africana a Ouagadougou, la capitale del Burkina Faso, uno dei paesi più poveri e bisognosi al mondo dove due bambini su dieci non arrivano al primo anno d’età decimati da fame, malaria, meningite, colera e l’Aids è molto diffusa; ogni anno un quarto degli infettati sono bambini che contraggono il virus dalla madre.
Un viaggio fatto lontano dai circuiti turistici tradizionali, in un paese dove l’analfabetismo è radicato, mancano le infrastrutture e l’economia si basa in prevalenza su un’agricoltura povera, perché il Paese si trova vicino al deserto del Sahel.
A volte è difficile comprendere chi ha una cultura profondamente diversa dalla nostra, ma allo stesso tempo è molto affascinante contemplare la fantasia del Signore che ci ha creati diversi ma tutti a sua immagine e somiglianza!
Ciò che ci ha stupiti è stata la compassione mostrata, l’intensità dei momenti di spiritualità vissuti assieme alle persone, la bellezza di un contatto umano, una carezza o un abbraccio a chi e da chi per tanti versi è stato emarginato, lasciato ai bordi della società.
Ma è soprattutto la gente che ci manca, con quel modo di entrare in contatto con noi, senza maschere e senza ipocrisie. Sono veramente contenti di conoscerti e se li vai trovare a casa loro sono realmente felici di riceverti.
Quello che contagia e rende felici è la gioia di vivere degli Africani è come una grande consolazione e ricompensa che Dio riserva a questo popolo così martoriato dalla fame: “Beati i poveri perché di essi è il regno dei cieli, beati gli afflitti perché saranno consolati”. L’Africa è il posto giusto per vedere questa parola realizzata.
Solitamente, noi andiamo dalle persone Africane con la presunzione di dare qualcosa, in realtà siamo noi che riceviamo qualcosa da chi ha di più, da chi è più saggio di fronte alla vita.
Foto Salvatorangelo Piredda
Se non fosse stato per colpa di qualcuno oggi il Burkina Faso sarebbe potuto essere un paese molto diverso, moderno e scolarizzato, un esempio per tutta l’Africa, consiglio la visione : https://www.youtube.com/watch?v=GPCNq-T7yDY .