Lunedì 13 Ottobre 2014 si è svolta, presso la Sala Riunioni Jù delle Cantine di Dolianova, la presentazione del nuovo libro del Professor Franco Mandelli “Curare è prendersi cura”; evento organizzato dall’AIL, l’Associazione Italiana contro le leucemie linfomi e mieloma “sezione Antonella Olla”, dalle Cantine di Dolianova e dal Molino Secci di Senorbì.
Da sottolineare che a Cagliari nel Presidio Ospedaliero A. Businco, unico Centro Specializzato di riferimento Regionale per le patologie neoplastiche è presente al suo interno l’Unita Operativa Complessa di Ematologia e CTMO diretta in modo eccellente dal Direttore Dottor Emanuele Angelucci che con tutta l’equipe di medici, infermieri, biologi, tecnici di laboratorio, personale di supporto e i volontari dell’AIL curano e si prendono cura del paziente ematologico in modo olistico.
L’Amministrazione Comunale di Dolianova è stata molto orgogliosa di aver ricevuto nel proprio paese una personalità così illustre nel campo della ricerca e della medicina sia Italiana che internazionale. Uno dei padri dell’ematologia in Italia, colui che ha dedicato la sua vita per curare e prendersi cura dei pazienti con malattie ematologiche.
La location che è stata scelta è quella di una delle più grandi attività produttive del Parteolla, da tanti anni impegnata a sostenere le iniziative benefiche dell’AIL.
La platea è stata partecipe ed ha seguito con grande attenzione la conferenza.
Professor Mandelli celebre ematologo si è commosso ricordando la storia di una sua giovane paziente.
Il Professore ha trattato diversi degli argomenti contenuti nel suo libro; dal ruolo dei medici all’importantissimo ruolo degli infermieri e dei volontari, della lotta contro il fumo, dell’importanza nell’evitare che i pazienti accusino dolore, dei tagli della sanità, delle cure alternative e dell’importanza dell’assistenza domiciliare.
Personalmente sono molto soddisfatta di aver conosciuto un medico ma soprattutto un uomo così straordinario. (Renata Mura Vice Sindaco Comune di Dolianova)
Foto Salvatorangelo Piredda