Sabato 25 Luglio 2020
– A Dolianova, a Villa de Villa in Via Giosuè Carducci 7, la Cooperativa Sociale Salto del Delfino organizza e invita tutti per la rappresentazione teatrale dell’opera PADRE UBU di Alfred Jarry, con regia e adattamento di Nicola Michele, in programma Sabato 25 Luglio 2020 alle ore 21. Ingresso: 8 €.
Personaggi ed interpreti:
- Padre Ubu, Mercede Puddu;
- Madre Ubu, Rossana Cugia;
- Giron/Capitano Bordure, Giuseppe Asuni;
- Regina Rosmunda/un contadino, Mimma Piga;
- Principe Bugrelao/il magistrato, Alice Serra.
Consulenza per le scene e i costumi:
- Emilio Ortu Lieto.
Sarta di scena:
- Ylenia Marras.
Scenotecnica:
- Laboratorio Salto del Delfino.
Scheda artistica e note di regia:
Tirannia, potere e altre cialtronerie: “Ubu Re”, un testo del 1896, scritto da Alfred Jarry, con taglio grottesco e irriverente.
La storia (divertente?) di un improbabile tiranno, Padre Ubu, che, incalzato da Madre Ubu, raggiunge violentemente il potere con lo scopo di arricchirsi ai danni degli altri.
Per inquadrare l’autore, sono utili tre aggettivi che Vallette scrive sul necrologio di Jarry: “affascinante, insopportabile e incantevole”.
Padre di alcuni testi alla base del teatro del 1900, Jarry fu l’artefice della Patafisica, la nuova “scienza delle soluzioni immaginarie”, strumento per l’integrazione psichica o licenza di dissipazione; il desiderio di un universo supplementare e l’implicita supremazia del virtuale sul reale (nel 1896!).
Jarry provava un affetto sincero per la madre, dotata d’indole capricciosa, per non dire stravagante. Per il padre, che dopo l’infanzia ebbe scarsi contatti con lui, mostrò sistematica indifferenza.
Nel suo percorso di studi incontrò un professore di fisica, tale Hébert, non dotato di particolare carisma, al quale il giovane Alfred si ispirò per dare vita al personaggio di Padre Ubu: su questa figura campeggia una grande spirale, foriera di una enorme tasca all’altezza della pancia, nella quale Ubu spedisce chiunque sia distante dai suoi interessi, con tanto di piegamento delle ginocchia e decollazione.
Si scrive che Jarry fosse colto e di un’intelligenza fine, parlava a scatti con voce metallica o nasale, aveva delle trovate brillanti o grottesche ma la sua originalità faceva pensare non poco a qualche anomalia cerebrale.
Ci troviamo nella Parigi che era ormai considerata l’indiscusso centro culturale e tale sarebbe rimasto fino agli anni trenta; nel 1889 venne completata la torre Eiffel, a quel tempo l’edificio più alto del mondo.
Gli anni 90 dell’800 possono rappresentare la Bella Époque, che per la classe operaia significava un periodo di lotte quotidiane. Parigi era la capitale del fervore politico e culturale, e anche la capitale europea del piacere: arrivavano ricchi dissoluti, artisti indigenti e scrittori che trovavano nella vita bohémien una precaria combinazione di miseria ed eccessi. Nel Quartiere latino viveva Alfred Jarry con la madre.
Molto attuale, dal riso amaro, incontrare un testo di quest’autore è una bella sfida per chi fa teatro.
Come scrive Louis Dumur, “Ubu è il compendio caricaturale di tutto ciò che di ignobile, sciatto, vile e disgustoso nasconde l’animale uomo che vive in società”.
Info e prenotazioni:
WhatsApp 393 887 9311 (posti limitati).
Maggiori informazioni:
Pagina Facebook IL SALTO DEL DELFINO.
Manifestazione organizzata e promossa dalla Cooperativa Sociale Salto del Delfino, la collaborazione di Street Books, con il patrocinio del Comune di Dolianova e il contributo dalla Regione Autonoma della Sardegna.
Villa de Villa, Via Giosuè Carducci 7, Dolianova
Salvatorangelo Piredda