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Soleminis: Festa di Sant’Antonio Abate 2015 con il tradizionale falò e i fuochi d’artificio

Festa di Sant'Antonio Abate 2015 - Soleminis - 17 Gennaio 2015 - ParteollaClick

Sabato 17 Gennaio 2015

– A Soleminis, Sabato 17 Gennaio 2015 , Festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate, dove alle ore 17,30 verrà celebrata la Santa Messa nella  Chiesa Parrocchiale di San Giacomo Maggiore a cui farà seguito la Processione per le vie del paese, i fuochi d’artificio e l’attesissimo falò con l’offerta del pane ed un rinfresco.

Sant’Antonio Abate, detto anche Sant’Antonio il Grande o Sant’Antonio l’Anacoreta, nato in Egitto nel 280 circa e morto nel deserto della Tebaide il 17 gennaio 357, fu un eremita considerato il fondatore del monachesimo cristiano e il primo degli abati.

Le leggende raccontano che tanti secoli fa sant’Antonio viveva eremita nel deserto, vincendo, giorno dopo giorno, le tentazioni del diavolo con i più svariati trucchi. Con lui c’era un maialino che lo seguiva dappertutto

Allora non esisteva il fuoco sulla terra e gli uomini soffrivano un gran freddo.  Il vecchio santo, col suo fedele porcellino, si recò allora all’inferno per prendere una  fiammella: ma quando i diavoli videro chi era il visitatore gli impedirono di entrare.

Il maialino però si era intrufolato rapidamente,  cominciando a scorrazzare e facendo danni dappertutto.  Dopo aver tentato inutilmente di catturarlo, i diavoli pregarono  il santo di scendere all’inferno per riprendersi la bestiola. E l’eremita, che non aspettava altro, scese nel regno dei dannati con il suo inseparabile bastone di ferula a forma di Tau. Durante il viaggio di risalita  con il maialino fece prendere fuoco alla estremità del bastone e, giunto sulla terra,  offrì il  primo  e tanto sospirato fuoco all’umanità infreddolita.

E perciò d’allora il vecchio santo della lunga barba bianca viene raffigurato con il suo bastone, una fiammella  in mano e un bel porcellino ai piedi.

Tutti coloro che hanno a che fare con il fuoco vengono posti sotto la protezione di sant’Antonio, in onore del racconto che vedeva il santo recarsi all’inferno. Il Santo è anche il protettore degli animali e in molte zone il giorno della sua festa è uso benedire gli animali anche se la tradizione di benedire gli animali (in particolare i maiali) non è legata direttamente a sant’Antonio: nasce nel Medioevo in terra tedesca, quando era consuetudine che ogni villaggio allevasse un maiale da destinare all’ospedale, dove prestavano il loro servizio i monaci di Sant’Antonio.

(Giorgio Lecis di Sardegnareporter.it)

Chiesa Parrocchiale San Giacomo Maggiore, Soleminis

 

Salvatorangelo Piredda

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