Tra i fuochi pirotecnici e il Sacro Falò di Sant’Antonio, si è chiusa a Soleminis la sentita Festa del Patrono degli Agricoltori.
Sabato 17 Gennaio 2015 tanti fedeli hanno partecipato alla Festa di Sant’Antonio Abate, e il tradizione falò, allestito a ridosso della Chiesa di San Giacomo Maggiore, ha illuminato tutta la comunità.
In cima al grande rogo la cosiddetta Croce di Sant’Antonio, il Tau, segno di riconoscimento di Sant’Antonio, avvolta da fogliame verde, decorata con le arance e stretta da un nastro rosso a simboleggiare il fuoco come segno di protezione. L’accensione del falò viene fatta nei quattro punti cardinali e benedetto compiendo tre giri intorno al fuoco in omaggio alla Santissima Trinità.
In onore del Santo, tutti gli abitanti della Comunità Soleminese di nome “Antonio” organizzano una questua per l’acquisto del pane da distribuire dopo la Messa, in segno di ringraziamento e condivisione. Anticamente, nel pane di Sant’Antonio, dopo la lievitazione, veniva inciso con un coltello, nella parte superiore, il segno della croce, a rappresentare la comunione con Cristo.
Oltre al pane, anche le arance offerte dagli agricoltori locali, sono state donate nell’Oratorio Parrocchiale, insieme ad un piccolo banchetto allestito per i tantissimi presenti, in segno di condivisone e buon auspicio per la nuova stagione agricola.
Foto Salvatorangelo Piredda