Un Mercoledì Santo 2015 caratterizzato dalla Solenne Messa Tridentina, a Donori, nella Chiesa di San Giorgio Vescovo, secondo la forma del Rito Romano promulgata da Papa Pio V nel 1570 dopo il Concilio di Trento.
La Messa Tridentina, chiamata comunemente “Rito Antico”, “Rito Tradizionale”, “Messa Romana Classica” o “Messa di San Pio V” è stata dal 1570 fino al 1969 la forma ordinaria con cui la Celebrazione Eucaristica veniva effettuata nel Rito Romano. A partire da allora, sino ad oggi, la forma “Ordinaria” o “Normale” è quella data alla Messa da Papa Paolo VI dopo il Concilio Vaticano II.
La Tridentina è detta anche “Messa in Latino”, ma inappropriatamente, dato che anche la liturgia successiva alla riforma del 1969 può essere celebrata in tale lingua. È stato Papa Montini, infatti, a consentire l’uso delle lingue nazionali nelle celebrazioni liturgiche, senza comunque imporre l’abbandono della lingua degli antichi Romani.
Rispetto ai Messali precedenti, quello di Paolo VI non ha solo la novità delle lingue, ma le variazioni sono molteplici.
Nel 2007 Papa Benedetto XVI con il Motu Proprio “Summorum Pontificum”, estese a qualsiasi Sacerdote della Chiesa Latina il diritto di celebrare privatamente e, sotto certe condizioni, anche pubblicamente la Messa secondo il Messale Romano del 1962 pubblicato da Papa Giovanni XXIII.
Papa Benedetto XVI ha dichiarato che le due stesure del Messale Romano non rappresentano “due Riti” distinti e che si tratta, piuttosto, di un uso duplice dell’unico e medesimo Rito.
Il Rito Tridentino è stato celebrato e vissuto dalle persone più anziane che sono tra noi perchè solo dal 1969 la celebrazione della Messa avviene con il Rito che noi conosciamo.
La storia delle liturgia è legata alla storia della Chiesa. In ogni epoca molti Santi hanno vissuto Riti diversi; ma l’essenziale non è il Rito, è la Fede con cui si vive.
Certamente la possibilità di seguire la celebrazione perchè espressa con la lingua corrente è un modo per facilitare la comprensione e la partecipazione.
Foto Salvatorangelo Piredda